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Victor Fomyn

Painter

Non abbiamo notizie su Victor Fomyn, sappiamo che é Ucraino e quindi, comprendiamo, visto l’attuale momento, l’assenza di specifiche notizie che lo riguardano. I suoi nudi, la sua pittura, sono qualcosa di estremamente comunicativo. L’Eros e l’allegoria sempre presente, fanno delle sue opere qulacosa di cui il nostro sito non poteva fare a meno…

Il cartellonista Gino Boccasile

Gino Boccasile, all’anagrafe Luigi Boccasile (Bari, 14 luglio 1901 – Milano, 10 maggio 1952), è stato un illustratore, pubblicitario e pittore italiano.

Alla morte del padre, Boccasile si trasferisce a Milano. Dopo un primo periodo di difficoltà economiche e incertezze di carriera, durante il quale per sopravvivere allestiva piccole vetrine dove esponeva statuine di figure contadine da lui fabbricate e dipinte a mano, decise di intraprendere una vera e propria carriera artistica orientandosi nel settore della pubblicità per immagini. Inizia a collaborare con lo studio grafico di Achille Luciano Mauzan, comincia a disegnare anche figurini e modelli d’abiti da donna. Subito impone il suo stile personalissimo: le vetrine che espongono i suoi lavori sono affollate dalle signore che ne decretano successo e notorietà.

Gli organizzatori della prima edizione della Fiera del Levante di Bari nel 1930 gli commissionarono una serie di trenta cartoline per commemorare l’avvenimento….

…continua in WIKIPEDIA

Tra i più apprezzati e quotati cartellonisti italiani, Gino Boccasile, scomparso a soli 51 anni, raggiunse la notorietà disegnando procaci donnine per le copertine della rivista «Le grandi firme» edita negli anni Trenta da Pitigrilli. 

Iniziò a disegnare manifesti dal 1930 («Torneo tennistico-Sanremo» e «Caffè Moretto»), ma i suoi cartelli più noti sono quelli realizzati per la Repubblica Sociale Italiana e quelli del primo dopoguerra (es. «Sestriere» e vari soggetti per Yomo, RAS, Formaggino Mio e Paglieri). Gran parte dei manifesti a cavallo degli anni Quaranta e Cinquanta sono penalizzati dalla stampa in offset, caratterizzata da un retino fotografico che ne diminuisce la qualità: nonostante questo, sono molto ricercati e quotati. La sua produzione totale può essere stimati in circa 200 soggetti differenti, non di rado stampati sotto forma di cartoline.

Si tenga presente che i collezionisti più avanzati mediamente non possiedono più di una trentina di cartelloni pubblicitari differenti. Se a ciò si aggiunge l’alta emotività del mercato, si ottiene un quadro piuttosto instabile delle quotazioni dei manifesti di questo grande artista.
(AA.VV., Catalogo Bolaffi del Manifesto Italiano, Giulio Bolaffi Editore, Torino 1995)

Link di riferimento:
Wikipedia | Manifesto Storico

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