James (Jim) Herbert, pittore e regista americano, si è guadagnato la sua reputazione soprattutto grazie alla sua esplorazione della nudità e di come si relaziona alle relazioni umane, con noi stessi, con gli altri e con l’ambiente in generale. La sua arte è spesso descritta come sessuale, ma raramente è solo sessuale.
Quando gli è stato chiesto in una recente intervista se creare la sua arte fosse un’esperienza erotica, ha risposto: “No, perché la scarsa utilità dell’attrazione del sesso lascia il posto al derviscio vorticoso di creare, un tipo completamente diverso di concentrazione ed eccitazione. Per me fare arte è un’esperienza sensuale e giocosa, ma con la possibilità di un naufragio ad ogni svolta.” Che forse è un modo davvero utile di pensare al sesso in generale.
Il suo lavoro è noto per la sua ossessione per la figura nuda nelle figurazioni romantiche ed erotiche con un’enfasi sul ruolo della sessualità e del contesto della scena.
Herbert è nato nel 1938 a Boston ed è cresciuto a Rhode Island. Ha iniziato la sua educazione artistica informale da adolescente frequentando corsi di disegno di figure nude presso la Rhode Island School of Design. Ha conseguito la laurea in storia dell’arte al Dartmouth College nel 1960 e il master in pittura nel 1962 presso l’Università del Colorado, dove ha studiato brevemente con Clyfford Still e Stan Brakhage.
I dipinti e i film di Herbert sono stati esposti in numerose mostre personali e collettive, tra cui due Whitney Biennials, il Walker Art Center e il Los Angeles County Museum, e il suo lavoro è rappresentato in molti musei e archivi, nonché in collezioni private, incluso il Center Pompidou in Francia, il Museum of Modern Art di New York City, King and Spalding, Atlanta, Coca Cola USA, e Michael Stipe, Gus Van Sant, Elton John e Martin Scorsese.
