Hannah Yata lavora con le tecniche e i materiali dei vecchi maestri. I suoi paesi delle meraviglie psichedeliche sono stravaganti e giocosi all’inizio, ma a una seconda occhiata esplodono di risonanza e simbolismo creando un’atmosfera che è allo stesso tempo giocosa e divorante.
I dipinti di Yata sono diventati la sua storia sulla testimonianza di una maggiore età per le donne, la spiritualità e la rivoluzione ecologica. Conflittuali ma invitanti, le sue figure e il linguaggio psichedelico basato sulla natura sono un viaggio per ispirare lo spettatore a vedere il mondo con occhi nuovi. Yata gioca con il mito e la forma femminile come estensione della natura. Fa riferimento alla storia della creazione e mette in discussione la realtà o la surrealtà delle storie che danno forma al nostro mondo. Profondamente ispirata dall’arte paleolitica e neolitica, intreccia questi motivi e simboli nel suo lavoro per celebrare i cicli della natura e le immagini pagane che sono state demonizzate dalla società. Mentre la nostra civiltà progredisce verso un mondo sempre più industrializzato, il suo lavoro è pieno di riverenza nostalgica e ammirazione per il mondo che ci ha dato la vita.
Hannah Yata (nata nel 1989) è una metà giapponese-americana nota per i suoi luminosi dipinti su larga scala e il suo linguaggio visivo surreale e audace. Il mondo mistico, alchemico e naturale si mescolano per formare incredibili crescendo su tela, una sinfonia per la vita e l’universo che si dispiega. Scomunicata dalla religione della sua famiglia in giovane età, la rottura con il suo sistema di credenze ha risvegliato un desiderio insaziabile di scoprire il mondo con occhi nuovi. Idee come la natura dell’universo, le origini della religione e il significato e la simbologia del femminile nella nostra coscienza sono alcuni dei temi principali che ispirano il suo lavoro. I suoi dipinti sono stati pubblicati su importanti riviste e fonti online tra cui Juxtapoz, Hypebeast, Art News, Hi-Fructose, Beautiful Bizarre e HEY!
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