Perfettamente autodidatta: indipendente per natura, ha imparato il mestiere, da sola, con il proprio cavalletto, per tenacia, passione… e autocritica.
Ha dovuto reinventare con l’empirismo le tecniche dei grandi pittori, sperimentare all’infinito le mescolanze di colori, contrasti, ombre e luci. Gradualmente ha personalizzato il proprio lavoro utilizzando colori puri, sovrapposti, fluidi su strutture a rilievo modellato.
Dice di se stessa: “La mia natura mi ha portato spontaneamente alla curva, i miei soggetti di predilezione sono stati fin dall’inizio incentrati su modelli femminili. Nudi, ritratti o nature morte, le mie opere portano un’innegabile impronta di femminilità.”