Per più di trent’anni, l’approccio molto originale di Lisa Yuskavage (nata nel 1962) alla pittura figurativa ha sfidato le concezioni convenzionali del genere. I suoi personaggi allo stesso tempo audaci, eccentrici, esibizionisti e introspettivi assumono il doppio ruolo di soggetto e oggetto, complicando la posizione dello spettatore.
A volte giocosi e armoniosi, altre volte mesti e conflittuali, questi personaggi sono espressi all’interno di composizioni fantastiche in cui coesistono elementi realistici e astratti e il colore determina il significato. Mentre le tecniche pittoriche dell’artista evocano precedenti storici dell’arte, i suoi motivi sono spesso ispirati alla cultura popolare, creando una dicotomia sottostante tra alto e basso e, implicitamente, sacro e profano, armonia e dissonanza. Eppure la sua opera resiste in modo irresistibile alla categorizzazione.
“Sfrutto ciò che è pericoloso e ciò che mi spaventa di me stesso“, afferma la pittrice figurativa contemporanea Lisa Yuskavage. “Misoginia, autoironia, scalata sociale, il costante desiderio di perfezione.” I suoi personaggi inquietanti e inconfondibili – allo stesso tempo infantili e iper-sessualizzati, kitsch e con influenze classiche – hanno sia attaccato che separato le convenzioni consolidate nel tempo dell’abilità pittorica, della composizione e del gusto per oltre tre decenni.
Lisa Yuskavage è nata a Filadelfia il 16 maggio 1962, ha ricevuto un BFA da Temple nel 1984 e un MFA da Yale nel 1986. Dall’inizio degli anni ’90, è stata associata a una rinascita della pittura figurativa nell’arte contemporanea; la sua tecnica è stata paragonata ai manieristi italiani, tra gli altri eruditi riferimenti storici dell’arte, mentre il suo lavoro mostra un impegno uguale se non maggiore con la cultura di massa scadente e cattiva.
Teoricamente, il suo lavoro indaga la psicologia dello spettatore e in particolare il fenomeno irto dello sguardo maschile – una linea di indagine che è complicata dalla sua inclusione occasionale di figure maschili, come l’uomo-bambino vestito e riluttante che è il soggetto di The Feminist Husband (1996) e uno studio più piccolo di quell’opera puerilmente intitolato Pussywhipped(entrambi del 1996).
Dal 2005, il lavoro di Yuskavage è rappresentato da David Zwirner. Le mostre museali di Yuskavage hanno incluso il Museo Tamayo a Città del Messico (2006), la Royal Hibernian Academy a Dublino (2011) e il Baltimore Museum of Art (2020). Il suo lavoro è stato anche inserito nelle collezioni permanenti di eminenti istituzioni come l’Art Institute di Chicago, il San Francisco Museum of Art e il Long Museum di Shanghai. Yuskavage attualmente vive e lavora a New York.
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