L’artista Richard Phillips ha iniziato la sua carriera dopo essersi laureato alla Yale University of Art nel 1986. Ha esposto in tutto il mondo, tra cui la Tate Modern, Londra e il Van Abbesmuseum, Paesi Bassi.
Le sue rappresentazioni spesso nude sono prese in prestito dalla pornografia, con animali e sculture contemporanee che compaiono occasionalmente. Sono tutti basati sull’appropriazione di immagini trovate che l’artista prende da riviste, Internet o altri mass media. L’uso di immagini esistenti immagazzinate nella memoria culturale della società colloca Phillips nella tradizione della cosiddetta “Arte di appropriazione” degli anni ottanta.
Sottolinea inoltre l’approccio concettuale del suo lavoro con combinazioni insolite di motivi diversi all’interno di un contesto di presentazione, a volte riflettendo su un tema più ampio, ad esempio aspetti della vita del presidente americano George W. Bush.
In alcune immagini, l’artista rivela consapevolmente la tecnica su cui si basa il suo modo di dipingere fotorealistico, lasciando in alcuni punti esposta la griglia necessaria per il trasferimento proporzionale del modello sulla tela. Nel suo lavoro, Richard Phillips pone invariabilmente il problema dell’offuscamento dei confini tra pubblicità, stile di vita, pornografia e moda, e quindi mette in discussione le loro relazioni ambivalenti.
Il lavoro di Phillips è nelle collezioni del Museum of Modern Art di New York, del Whitney Museum of American Art di New York, della Tate Modern di Londra e del Van Abbemuseum di Eindhoven, tra gli altri. Vive e lavora a New York, NY.
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