Randall Hobbet interrompe la sua carriera di Geologo Internazionale per dedicarsi interamente alla sua più grande passione; perseguire la bellezza fotografandola e ci riesce benissimo.
Dice, infatti, di se stesso e relativamente alla sua arte: “Sono stato a lungo schiavo del bello in tutte le sue forme e quindi, come fotografo, perseguo molti soggetti diversi, dalla fauna selvatica ai paesaggi, all’architettura, alle esposizioni di lunga data e all’astratto. Ma un fascino primario per me è quella forma di bellezza altamente evoluta: la donna. È l’aspetto fugace della bellezza che trovo una sfida particolarmente interessante, per catturare la bellezza e tuttavia attestare la sua qualità fugace.
Quei momenti possono essere nel momento di un millisecondo di un ballerino, un’emozione che passa sul viso; o la forza vitale della natura animata, animale o vegetale che sia, la pazienza di un airone, lo sguardo predatore di un gatto o di un gufo, il fiore della femminilità… fotografia di esposizione, può avvicinarsi dall’altra parte per esprimere la persistenza nel tempo, il flusso di energia delle nuvole che passano, il flusso di un ruscello, l’incessante ribollire degli oceani, le tracce delle stelle dei cieli… eppure è ancora un momento nel tempo profondo, niente è eterno…“
