Da sempre la figura umana è stata al centro della ricerca artistica. Fin dall’età classica la resa naturalistica dell’anatomia umana è stata uno degli obiettivi principali di pittori e scultori di tutti tempi.
La rappresentazione del nudo è la massima espressione di questa aspirazione, trasversale a tutte le epoche e a tutte le correnti stilistiche. Infatti, oltre alle interpretazioni naturalistiche, proprie del Rinascimento e dei vari classicismi, che mirano ad una rappresentazione veritiera e dettagliata del corpo umano, il nudo è stato protagonista anche all’interno delle nuove concezioni estetiche portate dalle avanguardie storiche, come nel cubismo, nell’espressionismo e nel surrealismo.
Pasquale Picazio è un pittore molto noto per l’abilità tecnica di cui capace, nel raggiungimento di una resa naturalistica totale e tecnicamente perfetta. L’anatomia delle modelle è rappresentata in ogni minimo dettaglio, ma sono soprattutto i particolari a determinare la grande verità e naturalezza dei corpi: la morbidezza dell’incarnato, sembra quasi suggerire l’effetto tattile dell’epidermide; l’interazione con lo spazio circostante dei capelli, i quali si fondono armoniosamente con l’atmosfera; il dosaggio della luce, tramite la quale i corpi si fondono in maniera naturale con l’atmosfera.
Pasquale Picazio è nato a Caserta nel 1947. La sua carriera inizia a quindici anni quando comincia a realizzare piccoli paesaggi su carta che gli vengono acquistati da un armatore inglese. Si è formato a Napoli ed in seguito si è trasferito a Roma, città dove vive tuttora. Nella capitale lavora nel suo studio e gestisce, insieme ad altri colleghi, la galleria Margutta 55.
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